A
Fino al 12 gennaio 2025 alla Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi è aperta al pubblico la mostra “Tornei di Toscana. La Giostra del Saracino, il Palio della Balestra e il Gioco del Ponte”, di cui è curatore Riccardo Franci, responsabile dell’armeria del Museo Stibbert. L’esposizione fa parte del programma Terre degli Uffizi, ideato e realizzato da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.
A partire proprio dalla Giostra del Saracino, evento tanto celebrato nella città di Arezzo, la mostra documenta i giochi guerreschi, attraverso stampe e dipinti di varie epoche provenienti dalle Gallerie degli Uffizi e soprattutto attraverso numerosi esempi di elmi, armi e armature provenienti dalla famosa collezione del Museo Stibbert, competizioni cavalleresche venute di moda nel Medioevo e proseguiti nel Rinascimento come anche il Palio della Balestra, famosa gara di precisione e l’antico Gioco del Ponte, una sfida di forza tra fanti per conquistare il Ponte Vecchio a Pisa.
L’opera più iconica in esposizione, ovvero il cinquecentesco “Buratto” in prestito dal Museo Nazionale del Bargello, accoglie i visitatori in mostra. Realizzato verosimilmente in occasione dei festeggiamenti per le nozze di Francesco I e Bianca Cappello, nel 1579, la scultura ha subito nel tempo varie integrazioni che l’hanno trasformato da nobile saraceno al guerriero all’europea che si vede oggi. L’immagine mostra è un’altra opera prestigiosa, il cavaliere bardato per un carosello di Stefano Della Bella in prestito da Le Gallerie degli Uffizi. La ricchezza e lo sfarzo delle vesti e della gualdrappa ci ricordano lo splendore di eventi spettacolari organizzati per celebrare il potere. È sempre Stefano della Bella che nel dipinto in prestito dalla Fondazione CR Firenze illustra una di queste esibizioni, ovvero il Carosello notturno svoltosi nei Giardini di Boboli nel 1637. Armi e armature in mostra arrivano dal Museo Stibbert di Firenze che conserva una delle collezioni più ricche di materiali dell’antico Gioco del Ponte di Pisa. Stessa provenienza hanno alcune splendide balestre seicentesche riccamente intarsiate con scene di caccia prodotte da manifatture della Germania meridionale. Dalle raccolte della Fondazione Ivan Bruschi arriva la divertente lettera di sfida da parte dell’“invittissimo, gloriosissimo, e sempre vittorioso Buratto re dell’Indie” stampata per annunciare l’edizione della Giostra del Saracino del 26 agosto 1674 in onore del cardinale Corsini, vescovo di Arezzo.