La Fondazione Ivan Bruschi, mercoledì 4 ottobre, organizza un pomeriggio di presentazione dei NUOVI PERCORSI DIDATTICI, l’evento avrà inizio alle 16,30 presso la Casa Museo di Ivan Bruschi, in Corso Italia, e sono invitati a partecipare tutti gli insegnanti, da quelli delle scuole dell’infanzia a quelli delle scuole superiori, associazioni e singoli genitori.
Quello dei percorsi didattici è un progetto che la Casa Museo porta avanti già da alcuni anni con eventi organizzati su misura per i più piccoli, con visite guidate e percorsi specifici all’interno del trecentesco palazzo custode della collezione creata dall’antiquario aretino Ivan Bruschi, con lo scopo di rendere il Museo uno strumento ed un aiuto per la loro crescita umana nella conoscenza della storia, dell’arte e dell’antiquariato, così che possano divenire persone che sappiano vivere con l’arte, che ne conoscano i meccanismi di fruizione, ne ricostruiscano le intenzioni, ne inquadrino funzioni e contesti.
L’offerta formativa e i percorsi proposti sono tanti e di vario genere, comprendono, inoltre, un’ampia fascia di età, dai 4 ai 18 anni, dagli alunni delle scuole dell’infanzia agli studenti delle scuole superiori ed ognuno con un tema conduttore specifico: dalla scienza, all’archeologia, alla storia, alla letteratura, alla storia dell’arte, a seconda dell’età e degli interessi, questo grazie alla varietà e particolarità dei numerosi oggetti presenti nella collezione Bruschi che vanta un percorso storico che va dalla preistoria ai primi del ‘900.
Ogni visita si conclude con laboratori creativi incentrati sul tema scelto per il percorso ai quali, in alcuni casi, insieme agli operatori del museo, parteciperanno degli attori del gruppo teatrale Noidellescarpediverse, come Samuele Boncompagni, in altri professori delle materie sopra indicate, come il Dott. Lucio Milani, esperto nel settore dell’archeologia e che da tempo collabora con la Fondazione e con il quale è stato ideato il percorso “Fuoco e colori della preistoria” grazie al quale i visitatori potranno conoscere usi e costumi dell’uomo di Neanderthal.
Inoltre, fino al 31 di ottobre, la Fondazione propone un nuovo percorso didattico “I poeti dissero col muso di leone, il corpo di capra, la coda di drago e vomitante fiamme…..la Chimera” realizzato in occasione della mostra temporanea “La Chimera del Novecento. Il Leone di Monterosso di Arturo Martini”
L’affascinante storia della Chimera mostro sì, ma anche bellissima scultura etrusca simbolo di Arezzo è la protagonista di questo percorso che porta i visitatori a scoprire mito, storia, fortuna, di questo animale tanto amato. Un viaggio tra mitologia, civiltà etrusca, tecniche artistiche, simbologia e storia di Arezzo. Dai 5 agli 11 anni il percorso terminerà con un laboratorio didattico ispirato alle tecniche usate da Mario Schifano per la sua opera Amare chimere che i ragazzi avranno modo di vedere durante la visita. Dai 12 ai 18 anni il percorso concluderà con un dialogo con i ragazzi che approfondirà il significato di chimera come sogno, aspettativa, desiderio lo stesso indagato da Mario Schifano nella sua opera Amare chimere.
L’ingresso alla presentazione è libero e comprende una visita alla Casa Museo.